Ho corretto un p’o l’articolo dagli errori , ora è più leggibile : )

A volte portiamo delle ferite per i quali noi ci sentiamo abbandonati , ferite che scavano nel profondo del nostro stomaco e che sembrano non rimarginarsi . La speranza che una persona torni nella nostra vita , che si costruisce come tela di ragno nella nostra mente è un arma a doppio taglio a mio modo di vedere le cose . Si perchè se poi la persona non torna , col passare del tempo il dolore si acutizza sempre di più . Vengono a galla i ricordi dei momenti passati assieme , il suo viso , il volto ed i film mentali che ci facciamo nella speranza di riabbracciare quella persona . Ma la maggior parte delle volte questo non accade , purtroppo dobbiamo lasciar spazio la speranza alla rassegnazione e immergerci nella ferita , sentire il suo dolore , non scappare . Dietro tutto questo però , dietro a quella persona che se ne è andata senza lasciarci spiegazioni c’è pero il rovescio della medaglia secondo me . Ovvero l’opportunità di conoscere nuove persone e di farle entrare nella nostra vita , così da aprire nuovamente il nostro cuore , anche se la seconda volta sarà più difficile perchè abbiamo creato una sorta di meccanismo di difesa interiore , che dice ” alt ! , chi va la , questa persona potrebbe ferirmi nuovamente meglio andarci con le pinze ” . Ed in effetti secondo me è proprio così all’inizio è sempre meglio andarci con le pinze , sopratutto se nel rapporto di amicizia , o amore avete investito tanto e ne siete usciti sulla sedia a rotelle . Insomma meglio non bruciare le tappe ma neanche fare passi da lumaca , se no le nuove persone che incontriamo potrebbero annoiarsi e stufarsi di noi . Ultima cosa , cerchiamo sempre di essere noi stessi al di la della lumaca e di bruciare le tappe.