
Quel giorno , quella mattinata , attendevo l’alba speranzoso che un nuovo giorno iniziasse , perchè un nuovo giorno per me era come un avventura . Ero intento a fumarmi una sigaretta ,e, dopo averla accesa , ad ogni boccata , ad ogni tiro aspettavo che il sole sorgesse e che mi illuminasse la punta delle dita . Il sole che sorge per me era come un simbolo , simbolo di qualcosa di nuovo che sta per nascere , come una mamma gatta che da al mondo i suoi cuccioli ed essi dopo poche settimane di vita , sono subito curiosi di essa , si stupiscono di ogni cosa . Anche io volevo essere così giorno , dopo giorno , attendere il sole per esserne curioso , ed essere curioso nei confronti della vita , come fanno per l’appunto i piccoli mammiferi . Sapevo che quando il sole sarebbe stato alto nel cielo avrei incontrato qualche difficolta , al suo punto più alto senza un adeguata protezione avrei rischiato di scottarmi , oppure avrei rischiato che se ne andasse trasportato da nubifragi , ma questo non importava , no, non importava perchè esso torna sempre , ad illuminarti con il suo calore , a farti vedere che oltre le tenebre c’è la luce . e quando la sera se ne sarebbe andato ci sarebbe stato la sorella luna a farmi compagnia , con la sua seppur più flebile luce ad accarezzarmi i sogni per farmi riposare e dormire meglio. Ma il giorno dopo lui sarebbe stato li , pronto a ripartire per accarezzarmi di nuovo la pelle con i suoi luminescenti raggi e in pista a darmi calore ed energia.